Nino Antola

IL FONDATORE DEL GRUPPO JONATHAN

Nino (Gaetano) Antola nasce a Camogli (Genova) il 23 luglio 1938, da Giulio e Iolanda Bortoluzzi. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, il padre viene richiamato in marina e presta servizio in diverse città portuali italiane; la moglie lo segue nei suoi spostamenti insieme a Nino; così, nel 1943, nelle Marche, nasce il figlio Giovanni. Alla fine della guerra, il padre lavora, come dipendente dell’ufficio imposte e consumo, a Santa Marinella (Roma), dove Nino frequenta le scuole elementari.

Mentre Nino frequenta la scuola media, la famiglia Antola risiede a Nemi (Roma), dove, nel 1951, nasce il figlio Giuseppe. Poco dopo, la famiglia si trasferisce a Roma, dove Nino frequenta il liceo classico “Giulio Cesare”. Terminato il liceo, Nino si iscrive alla Università “La Sapienza” di Roma, dove studia Economia e Commercio, e consegue la laurea nel 1966, con una tesi con una tesi dal titolo "aspetti demografici ed economici di paesi a diverso livello alimentare". Nel frattempo, sia pure segnando qualche ritardo accademico, ha prestato anche servizio militare a Casale Monferrato (Alessandria).

Conseguita la laurea, lavora come ispettore del lavoro prima a Brescia, poi a Perugia; quindi, nel 1968, rientra a Roma e comincia a lavorare presso la Banca Nazionale delle Comunicazioni, dove lavora con crescenti livelli di responsabilità fino alla primavera del 1996, quando, di fronte alla proposta di trasferirsi a Torino, preferisce lasciare il lavoro piuttosto che il Gruppo Jonathan e la propria famiglia.

Nel 1970, infatti, Nino si è sposato con Maria Carelli, giovane insegnante nella scuola elementare, che partecipa con lui a tutte le fasi di costituzione e crescita del Gruppo Jonathan. Nel 1978, giunge la figlia Martha, nata tre anni e mezzo prima in Perù. Nel gennaio 1996, Nino e Maria diventano nonni di Nieves, la figlia di Martha e Saro.

Più attento agli altri che a se stesso, Nino non dà molta importanza ai primi sintomi del male, che comincia a mostrarsi nel corso del 2005 e che, il 16 luglio 2008, finisce per vincerne la forte fibra fisica, ma non la fiduciosa disposizione verso la vita.

CONCERTO DI MUSICA CLASSICA IN RICORDO DI NINO ANTOLA

" SEI  STATO  PER  ME  UN PADRE,  UN  FRATELLO,  UN  AMICO.  OVUNQUE  TU  SIA,  NINO,  TI  VOGLIO  TANTO  BENE"  ( FABIO  MASSARI )

 

Il Dopo di ogni avvenimento può essere difficile se non si vede al di là di quello che ci è successo; alle volte si può perdere la percezione di ciò che si è sperimentato se ci si rinchiude nei propri "perchè".

Diventa importante, allora, imparare a sentire quella presenza con la certezza della Fede e condividere questa nuova esperienza con gli altri: in fondo, non è cambiato nulla se non il diverso modo di comunicare. Così si sente la necessità di esprimere con ogni mezzo ciò che si è sperimentato, ora con un libro, ora con una poesia, ora con la musica... 

Ma, la sera del concerto per Nino, nella chiesa colma di tanti amici attenti e partecipi, ho capito che non siamo delle molecole qualsiasi che vagano a caso nell'Universo e che i ricordi non sono dei "flashback", ma delle realtà.

Quando i valori di chi non c'è più continuano a vivere in altre persone, quando ci accorgiamo che il seme gettato sta crescendo per diventare un albero rigoglioso, allora si comprende che questi sono i veri "ricordi" per i quali vale la pena di vivere.

Le note musicali che risuonavano dolcemente nella chiesa creavano sì forti emozioni e per qualcuno anche una nota di malinconia, ma hanno fatto capire che è assolutamente possibile una comunione tra "i vivi nel tempo" e " i vivi oltre il tempo".

Penso proprio che noi tutti del gruppo Jonathan non finiremo mai di ringraziare di cuore il nostro amico Fabio Massari che, alla sua eccellente musica, ha dato un significato molto alto: un ringraziamento ad una persona a cui ha voluto bene.

Perciò, anche se la vita ci riserva inevitabilmente sofferenze, nostalgie e tentennamenti nel buio, mi piace fare mie le ultime parole del "Curato di campagna" dall'omonimo " DIARIO" di G. BERNANOS

                                          " CHE  COSA  IMPORTA?  TUTTO E'  GRAZIA"

Maria Carelli Antola

A NINO

Amico, non scolori nell’oblio,

scolpito e vivo resti nel mio cuore

ancor più uniti da stessa fede in Dio,

dono soave del Suo immenso Amore!

 

Ho nostalgia del tuo mite sorriso,

del tuo coerente vivere il Vangelo,

di quei sereni tratti del tuo viso,

del tuo agire sincero e senza velo.

 

Se vacillavo tu eri  la “roccia”,

a mio sostegno nei dì dello sconforto;

per i poveri tu fertile goccia

dell’Amore di Dio! No, non sei morto!

 

Nino,  tu tra di noi sei sempre vivo,

sei qui nel Jonathan che ancora cammina,

per giunger tutti ad un solo arrivo:

la Vita Eterna e Vera,  a Dio vicino!

 

Or sereno riposa, dormi in Pace

quel sonno che ai giusti Iddio concede.

Per noi tu resti viva e chiara face

di testimone di cristiana fede!

 

Voglia il Padre, con noi misericordioso,

unica fonte di Vita e di Certezza,

unirci a te nel giorno più gioioso:

con te Risorti, splendenti di Salvezza.

 

 Roma, 6 novembre 2010-11-06

Il tuo sempre amico
Raffaele Simoncini