Il Dopo di ogni avvenimento può essere difficile se non si vede al di là di quello che ci è successo; alle volte si può perdere la percezione di ciò che si è sperimentato se ci si rinchiude nei propri "perchè".
Diventa importante, allora, imparare a sentire quella presenza con la certezza della Fede e condividere questa nuova esperienza con gli altri: in fondo, non è cambiato nulla se non il diverso modo di comunicare. Così si sente la necessità di esprimere con ogni mezzo ciò che si è sperimentato, ora con un libro, ora con una poesia, ora con la musica...
Ma, la sera del concerto per Nino, nella chiesa colma di tanti amici attenti e partecipi, ho capito che non siamo delle molecole qualsiasi che vagano a caso nell'Universo e che i ricordi non sono dei "flashback", ma delle realtà.
Quando i valori di chi non c'è più continuano a vivere in altre persone, quando ci accorgiamo che il seme gettato sta crescendo per diventare un albero rigoglioso, allora si comprende che questi sono i veri "ricordi" per i quali vale la pena di vivere.
Le note musicali che risuonavano dolcemente nella chiesa creavano sì forti emozioni e per qualcuno anche una nota di malinconia, ma hanno fatto capire che è assolutamente possibile una comunione tra "i vivi nel tempo" e " i vivi oltre il tempo".
Penso proprio che noi tutti del gruppo Jonathan non finiremo mai di ringraziare di cuore il nostro amico Fabio Massari che, alla sua eccellente musica, ha dato un significato molto alto: un ringraziamento ad una persona a cui ha voluto bene.
Perciò, anche se la vita ci riserva inevitabilmente sofferenze, nostalgie e tentennamenti nel buio, mi piace fare mie le ultime parole del "Curato di campagna" dall'omonimo " DIARIO" di G. BERNANOS
" CHE COSA IMPORTA? TUTTO E' GRAZIA"
Maria Carelli Antola
Amico, non scolori nell’oblio,
scolpito e vivo resti nel mio cuore
ancor più uniti da stessa fede in Dio,
dono soave del Suo immenso Amore!
Ho nostalgia del tuo mite sorriso,
del tuo coerente vivere il Vangelo,
di quei sereni tratti del tuo viso,
del tuo agire sincero e senza velo.
Se vacillavo tu eri la “roccia”,
a mio sostegno nei dì dello sconforto;
per i poveri tu fertile goccia
dell’Amore di Dio! No, non sei morto!
Nino, tu tra di noi sei sempre vivo,
sei qui nel Jonathan che ancora cammina,
per giunger tutti ad un solo arrivo:
la Vita Eterna e Vera, a Dio vicino!
Or sereno riposa, dormi in Pace
quel sonno che ai giusti Iddio concede.
Per noi tu resti viva e chiara face
di testimone di cristiana fede!
Voglia il Padre, con noi misericordioso,
unica fonte di Vita e di Certezza,
unirci a te nel giorno più gioioso:
con te Risorti, splendenti di Salvezza.
Roma, 6 novembre 2010-11-06
Il tuo sempre amico
Raffaele Simoncini