“Nella Chiesa ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è:
SOLIDARIETA'...”- dall' omelia per la celebrazione del Corpus Domini di Papa Francesco, nel sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano - “...saper mettere, cioè, a disposizione di Dio quello che abbiamo, le nostre umili capacità, perchè solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda e porterà futto.
Solidarietà: una parola malvista dallo spirito mondano...” ma Francesco incoraggia l' amore solidale spiegando che “... quel poco che abbiamo, quel poco che siamo, se condiviso,diventa ricchezza perchè la potenza di Dio, che è quella dell' Amore, scende nella nostra povertà per trasformarla.”
Ecco il piccolo miracolo che ci viene chiesto: trasformare la nostra povertà in ricchezza donando quel poco che abbiamo, condividendo i nostri talenti...
Questo lo spirito con cui è nata l' avventura della Scuola d' Italiano Nino Antola, nella Parrocchia della SS. Trinità in Villa Chigi. Aiutare gli extracomunitare ad integrarsi meglio nel nostro Paese dandogli lo strumento della lingua italiana per poter conoscere la realtà che hanno scelto per vivere..usi , costumi, leggi.
L' ultimo traguardo raggiunto: la consegna dei diplomi che con orgoglio sono stati consegnati per premiare l'impegno e gli ottimi risultati raggiunti dagli alunni più “anziani”.
E' stata grande festa, alunni, professori, parrocchiani.
Ma l' avventura non si ferma qui, oltre alla ripresa delle attività in ottobre, la Scuola d' Italiano continua anche fuori le mura parrocchiali, dopo anni di rodaggio e di risultati validi è pronta a spiccare il volo verso nuove realtà.
In avanscoperta l' insegnante Maria Carelli e la sottoscritta Martha Antola.
Approdiamo nel rione di Trastevere in via S. Francesco di Sales n° 16, nella struttura così denominata “Casa di Peter Pan”, una palazzina di due piani, alle pendici del Gianicolo, nei pressi dell'Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" di Roma, sorta per offrire accoglienza confortevole ai piccoli pazienti dell' ospedale pediatrico e alle rispettive famiglie.
La struttura nasce dal progetto dell'’Associazione Peter Pan Onlus di Roma formatasi dal desiderio di un gruppo di genitori di bambini malati di cancro di offrire ad altre famiglie, che vivono lo sesso dramma, un aiuto concreto per affrontare nel migliore dei modi la dura esperienza della malattia. Il desiderio si concretizza in una casa accogliente con locali adibiti ai giochi dei bambini, cucine e camere per le famiglie. L' interno è vivo e carico di speranza,qualche mamma prepara dolcetti per i visitatori e per la merenda dei bambini, i volontari mantengono il clima sereno mettendosi a disposizione per le attività ludiche o per le piccole/grandi necessità di mantenimento della struttura.
Le famiglie ospitate sono soprattutto quelle non residenti nella capitale, in particolare nuclei familiari proveniernti dall' est europeo, dal nord Africa, dall' America Centrale.
Siamo stati accolti in questa comunità con entusiasmo e curiosità, imparare l' italiano per queste famiglie non sembra essere prioritario, ma poter comunicare bene con gli specialisti, aver una maggior padronanza della lingua in una situazione così difficile può essere uno strumento in più per poter fare scelte più serene e consapevoli di fronte ai quadri clinici dei singoli bambini.
Un genitore più consapevole rende il bambino più protetto e meglio curato.
Il viaggio continua, l' esperienza da condividere si arricchisce di volti nuovie nuovi sorrisi.
UBI CARITAS ET AMOR,
DEUS IBI EST
di Martha Antola